(o
Scolàrio,
Giòrgio). Patriarca di Costantinopoli. Studioso di filosofia,
teologia e letteratura latina, acquistò rapidamente fama come erudito e
come oratore. Operò alla corte bizantina, prima in qualità di
segretario generale e, in seguito, di predicatore e fu tenuto in particolare
considerazione dall'imperatore Giovanni VIII Paleologo. Sotto il Regno di questi
prese parte al Concilio di Ferrara e al concilio ecumenico di Firenze, durante
il quale si fece sostenitore dell'accordo tra la Chiesa greca e quella latina.
In seguito, mutò radicalmente posizione e, al suo ritorno in
Costantinopoli, si oppose decisamente a un riavvicinamento tra le due Chiese.
Nel 1448 scelse la vita monastica, assumendo il nome di
Gennadio. Dopo la
conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi venne nominato da Maometto II
patriarca e rappresentante dei Greci. Dopo il 1465 si ritirò nel
monastero di San Giovanni Battista presso Serres. Redasse numerosi scritti di
letteratura, teologia e storiografia (Costantinopoli 1405 circa - Serrai,
Macedonia 1472 circa).